Il potere della Parola
LA FORZA COMUNICATIVA DELLE PAROLE.
LA PAROLA PUO’: FERIRE, AMARE, MENTIRE, LUSINGARE, ESSERE VUOTA, MOTIVARE, SPRONARE, ABBATTERE, EMOZIONARE, SOSTENERE…
Quello che conta nella vita non sono le circostanze o gli episodi che ci accadono, ma le emozioni che trasmettiamo attraverso le parole.
La parola è dunque uno strumento e le emozioni “l’umanità” di ogni persona.
L’uomo attira a sé ciò che dice e ciò che pensa ma il più delle volte non ne è consapevole, non sa quindi che le parole sono come un esplosivo da maneggiare con cura e saggezza. Questo vuol dire che, imparando a sfruttarne la forza evocatrice, possiamo raggiungere qualsiasi obiettivo partendo proprio da loro, dalle parole.
Al contrario esse possono pesare come macigni e lasciare tracce indelebili se usate per avere ragione o spuntarla nelle situazioni che ci si presentano nei rapporti interpersonali. In una conversazione, la parola ha il potere di condizionare i sentimenti dell’interlocutore in maniera sana o insana, creando empatia o dolore e rancore. Per amplificare la nostra capacità discorsiva, dovremmo abituarci a termini con valore positivocome: opportunità, crescita, soluzione e cosi via.
Il pronome “noi” e l’aggettivo nostro evocano un senso di appartenenza mentre l’uso del presente trasmette un senso di realtà.
Sembrerà strano ma prima di pronunciare una parola bisognerebbe accoglierla, significa dunque porsi anzitutto come buon ascoltatore per creare un’atmosfera di empatia e accettazione. Le ipotesi e le supposizioni sono nemici di un dialogo autentico e aperto! Dietro ad ogni parola c’è quindi ben oltre che la semplice successione di suoni e segni che la compongono. Ognuna di esse, per essere significante, deve essere inserita in un contesto di cui si hanno ben chiari i confini.
Chi è forte di una ricca terminologia riesce ad esercitare maggiore potere, ad avere maggiori possibilità di successo, più efficaci possibilità di difesa.
La parola si presta a diventare strumento di persuasione ma anche di subordinazione nel veicolare azioni e idee e proprio per questo può rendere gli esseri umani profondamente diseguali.
Dato che, attraverso le parole spieghiamo noi stessi e il mondo (che impariamo a gestire per i nostri scopi) ancor più la parola deve contenere la presenza di una dimensione etica in chi la utilizza. Questo ultimo è il requisito indispensabile per un utilizzo in senso comunitario, quello più coerente al concetto stesso di comunicazione.